La laurea honoris causa in Lettere e Filosofia è stata conferita al regista con la seguente motivazione: «al fondamentale apporto di un intellettuale e artista polacco ed ebreo alla cultura europea nella sua unità, nelle sue articolazioni e nelle sue contraddizioni». La cerimonia si svolgerà alle 11 nell'Aula Magna dell'ateneo romano. Il riconoscimento è stato dato su iniziativa di tre docenti del Dipartimento di Studi Slavi e dell'Europa Centro Orientale: il professore di russo Emanuela Sgambati, il professore di polacco Luigi Marinelli, e il professore di polacco
e il docente di storia e cultura ebraica nei paesi slavi Laura Mincer.

Con la sua opera, «specchio - si sostiene nella motivazione - delle vicende più tormentate della sua storia o del confronto con la società americana contemporanea», Polanski «parla sempre di qualcosa che riguarda ciascuno di noi da molto vicino, fungendo da segnale della più generale condizione umana e da invito alla sofferta ricerca delle proprie radici e della propria interiorità».

Le allocuzioni saranno tenute dal rettore Giuseppe D'Ascenzo e dal preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Guido Pescosolido. La professoressa Emanuela Sgambati terrà la laudatio, alla quale seguirà un breve discorso del regista. Nel pomeriggio, dalle 15, sempre presso l'Aula Magna, il regista polacco risponderà alle domande del pubblico e degli studenti nel corso di un incontro condotto dal giornalista Enrico Magrelli e alla presenza del regista Gillo Pontecorvo e di accademici dell'università.