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        Leonardo Dudreville nasce a Venezia nel 1885,la sua origine è 
        francese, inizialmente il nome della famiglia era Dudreuil, per poi 
        essere italianizzato nell'Ottocento, in Dudreville. L'artista  
        frequenta l'Accademia di Brera a Milano. Nonostante una menomazione 
        fisica, a nove anni aveva perso un occhio giocando con la balestra, si 
        dedica alla pittura. Nel 1906 si trasferisce a Parigi, ma vi soggiornò 
        solo pochi mesi.Rientrato in Italia frequenta lo studio di Alberto 
        Grubicy, che esprime grande interesse per le sue prime prove, 
        segantiniane e divisioniste. Ai primissimi anni del novecento dà vita, 
        con Luigi Arrigoni, Eugenio Bajoni, Anselmo Bucci, Guido Caprotti 
        e altri, al ‘Coenobium’ monzese, un gruppo eterogeneo unito nella difesa 
        e nell’affermazione dei valori fondamentali dell’arte. 
        Dudreville frequenta Boccioni, Bonzagni e i futuristi, ma non 
        viene incluso tra i firmatari del Manifesto, anche se le sue opere, a 
        partire dal 1913, hanno punti di contatto con il futurismo, in 
        particolare per  la ricerca del ritmo dell'immagine. 
        Nel 1914 Dudreville fonda con Funi e Sant'Elia e altri artisti il gruppo 
        "Nuove Tendenze". Il gruppo non ha durata,e dopo un'unica mostra tenuta 
        a Milano, alla Famiglia Artistica, si scioglie. 
        Nel 1919 Dudreville abbandona l'astrattismo simbolista per dedicarsi 
        alla figurazione classica. Entra in contatto con Margherita Sarfatti e 
        nel 1920 firma con Sironi, Funi e Russolo  il Manifesto 
        contro tutti i ritorni in pittura. Nel 1992, è tra i fondatori di 
        "Novecento". La sua partecipazione a questa tendenza è limitata, e si 
        esprime in una oggettività fiamminga, vicina alla ‘Neue Sachlichkeit’ 
        tedesca. 
        Negli anni '30 Dudreville prosegue la sua ricerca individuale, espone 
        alla Quadriennale di Roma e a due personali milanesi alla Galleria 
        Dedalo, 1936 e alla  Galleria Gian Ferrari, nel 1940. 
 Dudreville morirà nel 1975 sul lago Maggiore,a  Ghiffa,  ove  
        si  era trasferito sin dal 1942.   | 
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