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        La  giuria del Premio Elsa Morante, 
        presieduta da Dacia Maraini e composta da Vincenzo 
        Cerami , Francesco Cevasco , Antonio 
        Debenedetti, Paolo Fabbri, Paolo Mauri, Nico
        Orengo, Emanuele Trevi e Tjuna Notarbartolo 
        (Direttore della manifestazione), ha annunciato i vincitori di altre 
        due sezioni: Antonio Riccardi che vince il “Premio
        Elsa Morante per la Poesia”  e Dino Risi al quale 
        andrà  il “Premio alla Carriera”.  
        
        Riccardi vince con “Gli 
        impianti del dovere e della guerra” (Garzanti), un poema moderno, in 
        uno stile del tutto personale, composto da brevi liriche dalle immagini 
        fortemente evocative. Si impone per la saggia pacatezza dei suoi toni  
        capaci di cogliere la complessità della storia e le contraddittorie 
        illusioni del moderno. Dal titolo imponente e echeggiante, la narrazione 
        è ambientata in due luoghi essenziali di una precisa geografia poetica: 
        la campagna parmense del podere di Cattabiano e quella che fu la 
        “piccola Stalingrado” cioè Sesto San Giovanni (città alle porte di 
        Milano, dove vive l’autore), luoghi dell’acciaio e dell’anima, della 
        memoria e nostalgia di civiltà perdute.  
        
        Antonio Riccardi , considerato 
        una delle voci più originali nell’attuale orizzonte poetico, ha già 
        raccolto nel ‘96 il suo lavoro in versi nel volume “Il profitto 
        domestico” (Mondadori).  Manager dell’editoria, è collaboratore 
        di diverse riviste e giornali . Partecipa alla direzione delle riviste 
        culturali "Nuovi Argomenti" e "Letture". Ha curato il volume di saggi 
        “Per la Poesia tra Novecento e nuovo Millennio” . Ha curato per la 
        collana "Oscar Classici" della Mondadori le edizioni del Candelaio e 
        della Cena delle Ceneri di Giordano Bruno.  
          
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         Dino Risi
        si aggiudica il 
        Premio alla Carriera. Il riconoscimento gli viene assegnato in occasione 
        della pubblicazione de “I miei mostri” (Mondadori). E’ una 
        brillante autobiografia, un racconto divertente, a volte cinico e 
        grottesco, che ripercorre tratti della vita intima del regista e dei 
        personaggi che l’ hanno caratterizzata e allo stesso tempo delinea le 
        contraddizioni della società contemporanea. Ne "I miei mostri" Risi 
        descrive la vita come un film ad episodi, fatto di piccole storie, 
        intrecci, incontri casuali, volti sconosciuti, alternati a riflessioni, 
        aforismi e sentenze, ricordi, sogni e storie esemplari. Si tratta di 
        veri e propri minifilm che restituiscono al lettore il sapore agrodolce 
        di tante sue pellicole. Nel libro ci sono aneddoti sull’ambiente del 
        cinema, i personaggi sono ben noti al pubblico, sono quelli che hanno 
        fatto la storia del cinema: Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Marcello 
        Mastroianni, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi, Anita Ekberg, Alida Valli, Ava 
        Gardner, Rita Hayworth, Mario Soldati, Vittorio De Sica, Federico 
        Fellini, Mario Cecchi Gori ma non solo. E sono raccontati con quello 
        sguardo ironico e divertito che ha incoronato Dino Risi  maestro 
        della commedia all’italiana.  
        
         Dino Risi
        nato a Milano nel 
        1917, è uno dei più grandi registi italiani del dopoguerra. Dopo il 
        successo di “Poveri ma belli” (1956), negli anni ‘60 ha diretto tre 
        capolavori: “Una vita difficile”, “Il sorpasso” e “I mostri”. Nel 2002, 
        alla Mostra del cinema di Venezia gli è stato conferito il Leone d’Oro 
        alla carriera. 
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        La cerimonia di assegnazione dei 
        Premi si celebrerà il 30 settembre, presso il Teatro di Corte di
        Palazzo Reale a Napoli. 
         
        
        Il Premio Elsa Morante 2004, 
        per la comunicazione è andato a Marina Forti per 
         “La 
        signora di Narmada”.  
        
        L'opera  parla di popolazioni, 
        risorse naturali e conflitti, di emergenze ambientali, di lotte 
        eco-pacifiste di comunità rurali, in diverse aree del pianeta. 
        Attraverso il racconto di 25 casi, 25 storie, 25 finestre sul sud del 
        mondo in cui si intrecciano crisi ecologiche e movimenti sociali , il 
        libro racconta vicende di ingiustizia e di sofferenza, ma anche di 
        luminosa resistenza, di dignità, di lotta per la vita, di costruzione di 
        alternative conviviali e nonviolente. Sono racconti, asciutti e 
        avvincenti, ma non finzione poiché si tratta di fatti e persone vere (la 
        gran parte delle quali l’ autrice ha conosciuto direttamente), persone 
        fisicamente lontane da noi, in paesi trascurati dai media e frequentati 
        solo da organizzazioni no profit o da multinazionali. «La signora di 
        Narmada», che dà il titolo all'intero volume, è Medha Pakar, una biologa 
        indiana che nel 1985 scoprì la vicenda della diga di Narmada, la lunga 
        valle dell'India centrale destinata a ospitare, secondo i progetti del 
        governo e del Fondo Monetario Internazionale, 3200 dighe grandi e 
        piccole, comportando massicce dislocazioni, praticamente senza 
        indennizzo, di migliaia di persone. Queste 25 storie  rappresentano 
        notizie attualissime ma soprattutto notizie che raramente si ritrovano 
        nelle agenzie di stampa internazionali e men che mai sui nostri 
        quotidiani.  
        
        Marina Forti è inviata del 
        quotidiano "Il manifesto". Ha viaggiato a lungo in Asia meridionale e 
        nel Sud-est asiatico. Scrive intensi articoli e reportages sui temi 
        dell'ecologia globale e delle lotte dei popoli del sud del mondo. Dal 
        1994 cura la rubrica "TerraTerra" . Ha ricevuto, nel 1999, il premio 
        "Giornalista del mese".  
        
        Il Premio Elsa Morante 2004, 
        Sezione speciale impegno civile è andato a Maria Pia Daniele per
         “Regine 
        416bis”
        (Deep-Il Mezzogiorno) 
        . 
        
        Il Premio Elsa Morante è 
        organizzato in collaborazione con la Presidenza e 
        l’Assessorato alla Cultura della Regione Campania, con la 
        Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici e il 
        San Paolo-Banco di Napoli.  | 
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            Maria Pia Daniele  | 
            
             
            L'opera della Daniele, 
            affronta le tematiche dei grandi mali che affliggono  Napoli, 
            ivi compreso  la camorra.  Le “Regine 416 bis” sono le donne di 
            camorra. Il titolo, infatti, fa chiaro riferimento all’articolo 416 
            bis del codice penale (che definisce la natura dell'associazione di 
            tipo mafioso dal punto di vista giuridico e le pene relative). Le 
            vicende si ambientano in una delle zone più antiche di Napoli, a un 
            passo dal vecchio palazzo di giustizia e le vecchie prigioni, a 
            pochi metri dal duomo di Napoli e poco lontano da altre istituzioni, 
            la Questura e il Municipio, in una strada che si biforca a lingua di 
            serpente, bivio anche metaforico, in cui si muovono i personaggi, 
            tra legge dello Stato e legge di un clan.  
            
            Maria Pia Daniele, è 
            regista e autrice di numerosi testi teatrali, come la Trilogia delle 
            donne del Sud. Ha rappresentato l'Italia al Festival Internazionale 
            di Drammaturgia di Bonn nel 1994 con “Il mio giudice”, testo in 
            versi su Rita Atria, collaboratrice di giustizia di Paolo 
            Borsellino. Ha lavorato per l’Unione Europea con autori stranieri 
            riuniti a Madrid nel 2000, al Progetto Cassandra per la stesura di 
            un testo sui diritti umani. Tra i suoi lavori in scena, “Portasudeuropa”, 
            sull’integralismo islamico, la condizione femminile e la libertà 
            d’informazione nell’Algeria del 1996. 
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        info
        
        –premioelsamorante@premioelsamorante.it | 
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