Il 
                presidente Ciampi,durante la cerimonia che si 
                è svolta al Quirinale per premiare i Benemeriti della Cultura 
                e dell' Arte del 2004, ha espresso la sua preoccupazione per lo 
                stato dell'economia italiana, e ha lanciato un monito preceduto 
                da una premessa: «Non meravigli che in una giornata dedicata 
                alla cultura io vi parli anche di economia. Strette sono le connessioni 
                che legano l' una e l altra componente del sistema Italia». 
                "Stiamo vivendo un momento delicato. E' il tempo della responsabilità 
                per tutti, a ognuno per la propria parte". L'appello di Ciampi 
                arriva nello stesso giorno in cui il ministro dell'Economia Domenico 
                Siniscalco ha riferito al Senato sull' andamento dell'economia 
                italiana che registra - crescita al ribasso e saldi finanziari 
                pubblici da rivedere. 
              «Un 
                punto di partenza - ha aggiunto Ciampi - mi sembra da tutti condiviso: 
                ed è la diagnosi della presente situazione economica. Abbiamo 
                serie difficoltà di crescita». Esse, ha sottolineato, 
                rischierebbero di diventare più gravi se «si indebolissero 
                gli argini che assicurano la stabilità e ci garantiscono 
                contro le turbolenze finanziarie». Insomma un trasparente 
                riferimento all' appartenenza all' euro. Un' appartenenza che 
                ha evitato all' Italia «penalizzazioni nei tassi di interesse 
                di mercato».  
                Per risolvere questi problemi dobbiamo contare «soprattutto 
                su noi stessi. Per infondere fiducia - ha detto - le decisioni 
                devono essere credibili, debbono mirare, una volta individuate, 
                ai punti nevralgici dei problemi».  
                Ciampi ha fatto questo richiamo al senso di responsabilità 
                di «tutti» 
                18 maggio 2005   |