Nella distrofia muscolare, malattia di origine 
              genetica, la miofibra, elemento che conferisce al muscolo la sua 
              capacità contrattile, va incontro a degenerazione e morte. 
              Questo fenomeno porta alla sostituzione delle fibre muscolari con 
              tessuto fibroso incapace di contrarsi, anche se contrastato in parte 
              dalla rigenerazione compensativa dovuta alle cellule staminali del 
              muscolo adulto, dette cellule satelliti.
            “Queste cellule sono dotate della capacità 
              di moltiplicarsi in seguito ad un trauma o a malattia degenerativa 
              del muscolo e di riparare le fibre muscolari danneggiate - spiega 
              Tirone – E in questo meccanismo, un ruolo chiave lo ha il 
              fattore di trascrizione MyoD, che attiva una “cascata” 
              di geni miogenici. Ma senza il gene PC4 le fibre muscolari risultano 
              più piccole. Si ha, cioè, una situazione simile a 
              quella della distrofia e la rigenerazione risulta gravemente compromessa”. 
              
            Gli studi condotti nel laboratorio CNR hanno 
              consentito di scoprire che il gene PC4, nella rigenerazione del 
              muscolo, funziona come un interruttore biologico che dà via 
              libera al flusso di espressione genica che viene attivato da MyoD. 
              “In sintesi, il gene PC4 coattiva MyoD, rimuovendo l’inibizione 
              di un regolatore negativo di MyoD, la istone deacetilasi 4 (HDAC4). 
              E’ noto che un trattamento con inibitori farmacologici delle 
              deacetilasi induce ipertrofia del muscolo favorendo la maturazione 
              delle cellule satelliti. Il ruolo del gene PC4 è, quindi, 
              quello di rimuovere l’inibizione esercitata da HDAC4 facendo, 
              fisiologicamente, quello che si ottiene con i farmaci, inibitori 
              delle deacetilasi”.
            “Questi risultati – conclude 
              Tirone – suggeriscono che PC4 stimoli le cellule satelliti 
              a generare nuovo muscolo e che si possa quindi cercare di sfruttare 
              l’attività di PC4 per migliorare la limitata efficienza 
              rigenerativa delle cellule satelliti da usare per i trapianti, nella 
              terapia delle distrofie muscolari”. 
            La ricerca è stata realizzata con 
              il supporto finanziario di Telethon, del Progetto strategico Oncologia 
              del Cnr e del Progetto europeo FP5 Brain development disorder and 
              repair.