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              Nella corsa alla poltrona di presidente della Rai è in pole 
              position il filosofo Vittorio Mathieu. Parlando 
              della sua candidatura, Mathieu ha dichiarato: «Oggi 
              ho ricevuto una telefonata del sottosegretario alla presidenza del 
              consiglio Gianni Letta, per sondare la mia disponibilità 
              alla presidenza della Rai. Io, visto che hanno pensato a me, sono 
              disponibile. Ora vedremo». «Se mi chiamano ubbidisco, 
              ma non so cosa accadrà». Il filosofo si candidò 
              senza fortuna al Senato nel '96, per Forza Italia. Paolo 
              Gentiloni, capogruppo della Margherita nella Vigilanza 
              ha così commentato la proposta Mathieu 
              : 
              «È triste vedere il governo protagonista di giochi 
              e giochetti sulla pelle della Rai - afferma Gentiloni - malgrado 
              la Gasparri imponga di promuovere un'ampia intesa parlamentare sul 
              candidato "in pectore", nessuno del centrodestra sta promuovendo 
              questa intesa perché tanto, si sostiene, Berlusconi poi decide 
              per conto suo». Meglio non dimenticare, conclude Gentiloni, 
              che la persona indicata da Siniscalco, qualora fosse bocciata dalla 
              Commissione di Vigilanza, non potrebbe far parte nemmeno del consiglio 
              d'amministrazione. Preoccupazione, testimoniata anche in una lettera 
              a Siniscalco, per la mancata convocazione dell’assemblea degli 
              azionisti e per l’abitudine «a far correre nomi rischiando 
              soltanto di bruciare e umiliare vecchi signori perbene» viene 
              espressa dal presidente «facente funzioni» della Rai, 
              Sandro Curzi.  
             
              14 giugno 
              2005 
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