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        Pecoraro Scanio al Congresso 
        del Sole che ride  a Roma,  ha accolto tra gli applausi 
        Romano Prodi: «Salutiamo il 
        nostro candidato premier. Il centrosinistra si deve mettere 
        subito al lavoro sul 
        programma di governo e Romano Prodi deve essere il leader di 
        tutta la coalizione» 
          Nel suo intervento Prodi ha detto «La 
        nostra politica è diversa 
        dalla Casa delle libertà. 
        Nella coalizione nessuno ha 
        il monopolio, ci deve essere spirito di unità e riconoscimento 
        del ruolo di ciascuno che ne fa parte. Deve prevalere lo spirito di 
        unità   e va contrastata ogni tentazione di ritenere inutile 
        il voto dato agli altri partiti della coalizione». 
         Prodi, ha inoltre 
        sottolineato  che ancor piu' degli equilibri della coalizione, è 
        urgente la costruzione di «una politica originale, forte, diversa da 
        quella del centrodestra». Senza dimenticare il lavoro comune già svolto 
        a partire dal ’96, al governo italiano e in Europa ha detto:. «Certo 
        rispetto a quel tempo ci sono altre priorità. Il programma di allora non 
        può essere il programma di oggi. Però dobbiamo ricordare l' esperienza 
        del '96».  
         Pecoraro 
        Scanio, nel suo discorso, rivolgendosi all'ex presidente della 
        commissione europea ha precisato:«Auspichiamo 
        il successo della lista unitaria e, se questo è il progetto, che diventi 
        il partito riformista, ma deve essere chiaro che non si possono fare 
        cento parti. Se Prodi diventasse il leader di quel partito, noi saremo 
        alleati e lui potrà sempre essere il candidato premier ma le modalità 
        cambierebbero. A quel punto, infatti, noi non dovremmo più trattare con 
        i segretari di Ds, Margherita e Sdi, ma direttamente con Prodi». Nella 
        conclusione  Pecoraro Scanio
        ha lanciato l'invito a :
        «  costruire la coalizione larga dei 
        democratici, dei riformatori o come la vogliamo definire. Non si può 
        ripetere l'esperienza del 1996 e quindi non si può fare l'Ulivo del 
        2006».  Pecoraro in serata e' stato rieletto presidente dei Verdi.  | 
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