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              Il leader dell'Unione Romano Prodi, intervistato 
              dal Tg3, alla domanda su eventuali dimissioni di Antonio Fazio ha 
              detto «Le cose sono andate così avanti che o il governatore 
              dà delle spiegazioni esaurienti all'opinione pubblica o si 
              trova in una situazione estremamente difficile». Prodi per 
              la situazione creatasi si è detto «preoccupato. I media 
              finanziari e gli operatori stranieri ci dicono che non abbiamo imparato 
              nulla dalla crisi Parmalat e dalla crisi Cirio, e che non abbiamo 
              messo in atto quelle riforme del mercato finanziario che erano assolutamente 
              indispensabili. Se avessimo riformato la legge sul risparmio tenendo 
              conto del fatto che esiste l'euro, del fatto che sono cambiati i 
              nostri rapporti internazionali, del fatto che si esige più 
              trasparenza, certamente non ci troveremmo in una situazione così 
              difficile».  
              E a proposito di commistione tra authority e politica, Prodi ammette 
              il rischio: «È importante capire che, quando siamo 
              in un sistema bipolare, in cui l'esecutivo ha una grande forza, 
              abbiamo bisogno di queste autorità indipendenti che vanno 
              dalla Banca d'Italia all'Antitrust, autorità che sorvegliano 
              l'applicazione della legge nel campo economico e della concorrenza 
              e invece abbiamo una estrema debolezza di queste regole e soprattutto 
              molte volte i membri di queste autorità sono troppo legate 
              a un'appartenenza politica».  
               
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              agosto 2005 
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