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              Carlo De Stefano, direttore della direzione centrale 
              della polizia di prevenzione conferma che in Italia «Esiste 
              la possibilità purtroppo» di un attentato terroristico,«anche 
              se i controlli delle forze dell' ordine devono indurci a considerare 
              il fenomeno con la dovuta consapevolezza e con la certezza che sono 
              stati messi in atto tutti i controlli per scongiurare questi atti». 
               
              De Stefano, non vuole fare dell' allarmismo ma certo le sue parole 
              confermano un rischio reale di attentati. De Stefano spiega di aver 
              già utilizzato le prime norme del pacchetto Pisanu 
              per fronteggiare il terrorismo. Parlando dell'arresto di Hamdi 
              Isaac, il capo della direzione centrale della polizia di 
              prevenzione ha precisato : "La rete di supporto di cui ha goduto 
              non è legata ad altre indagini sul terrorismo condotte nel 
              nostro Paese . Nessuna cellula organizzata avrebbe aiutato il terrorista, 
              la cui appartenenza sembra legata ad un gruppo estermporaneo più 
              che a un'organizzazione strutturata".  
            In merito 
              alle indagini che hanno portato all'arresto di Hamdi Adus 
              Issac, De Stefano ha detto che "le evidenze investigative 
              raccolte finora non suffragano l'ipotesi che vi siano legami con 
              altre indagini condotte in Italia sul fronte del terrorismo di matrice 
              integralista islamica, nè con organizzazioni terroristiche 
              attive in territorio nazionale".  
            De Stefano 
              ha anche smentito la notizia apparsa sul «Guardian», 
              secondo cui una donna e sua figlia, residenti nello stesso condominio 
              in cui è stato arrestato Handi Issac, avrebbero visto 
              Muktar capo della cellula responsabile degli attentati 
              del 21 luglio a Londra, nella Capitale prima del 21 luglio. «Smentisco 
              la presenza a Roma di uno degli arrestati», ha detto De Stefano, 
             
            2 agosto 
              2005 
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