| Al Complesso 
        del Vittoriano di Roma, si è inaugurata  un esposizione sul 
        geniale artista francese: Toulouse Lautrec. 
        Uno sguardo dietro la vita.   La mostra espone 200 opere,  
        tra queste  quaranta  oli, di straordinaria bellezza, 
        provenienti dal Metropolitan Museum di New York, dal d'Orsay di Parigi e  
        dal Museo di San Paolo. Le opere di Lautrec disposte in una sequenza 
        bene articolata,  raccontano o meglio è come se lo stesso Lotrec 
        presenti e illustri al visitatore i suoi personaggi: 
         ballerine, prostitute, clown, attrici, 
        aristocratici e borghesi parigini, che ha incontrato e conosciuto 
        nei caffè-concerto 
        di Montmartre,  nei postriboli, nelle sale da ballo,nel famoso 
        Moulin Rouge, nei circhi, nei teatri.  
        Julia Frey,curatrice 
        della mostra, evidenzia come Uno sguardo dentro la vita 
        sottolinea la ferrea 
         volontà che ha 
        caratterizzato la vita e la  carriera dell'artista, di rivelare ciò 
        che si cela dietro la superficie visibile sia dal punto di vista fisico 
        che psicologico. "Ho cercato di disegnare in maniera realistica e non 
        astratta. Ciò può forse rappresentare un difetto, ma non ho pietà per le 
        protuberanze e mi piace adornarle di peli superflui, per accentuarle più 
        di quanto siano in realtà e renderle evidenti", così scrive 
        Toulouse-Lautrec in una lettera del 1881.  Touluse sceglie  
        soggetti particolari, estranei e certamente ignorati dall'arte 
        ufficiale, e da questi ne trae fascino.  
 Maurice Joyant. nel suo libro "Visionario della realtà" (A. d'Eugny, 
        1946), scrive: " Toulouse-Lautrec ci racconta con sguardo acuto e 
        indulgente, dell'evanescenza della bellezza, della fatica e della noia 
        di lavandaie e prostitute, di vite difficili, di oscure solitudini 
        celate dietro amari sorrisi, di profonde cupezze nascoste dai luccichii 
        della ribalta, del disfacimento di corpi una volta floridi e invitanti". 
         
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