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|   Dopo la Dama dell'ermellino proveniente da Cracovia, un'altra celebre opera di Leonardo da Vinci è a Roma. Il capolavoro leonardesco, che tanto ha diviso la critica sull'attribuzione al genio di Vinci, è in mostra al Quirinale. Per due mesi, dopodiché prenderà la volta di Venezia, per essere ospitato dal 15 dicembre al 15 gennaio nel più bel salotto cittadino, a Palazzo Ducale.  | 
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| Un appuntamento che formerà code interminabili per ammirare la magia di un doppio ritratto: la Madonna e il suo pargolo, un capolavoro su cui Leonardo - come dice Claudio Strinati, curatore insieme a Tatiana Kustodieva e Giandomenico Romanelli, dell'evento italiano - ha profuso un clima inimitabile di "quiete meditativa ed energia vitale". | ||
| Simbolo della bellezza italiana, prediletta dai frequentatori dell'Ermitage, e tra questi il premier Putin, appassionato d'arte,che ebbe a dichiarare di essersi "spesso fermato, tra tanti capolavori, proprio davanti alla Madonna Litta". Antonio Paolucci spiega che il capolavoro leonardesco è " intimamente russo, per una questione di "empatia, di affinità sentimentale e psicologica, per la forza tranquilla che emana". | ||
| Sostiene lo studioso Carlo Pedretti che Madonna Litta, acquistata nel 1865 per 100mila franchi dal museo Ermitage per conto dello zar Alesando II, "è stata il prototipo dello stesso leonardismo, e che raramente un'opera è stata fin da subito così imitata, creando immediatamente un'immagine europea, anche se trattasi di un'opera curiosamente parecchio russa. | ||
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    Eppure, 
    su questo capolavoro ancora si discute. ""quale allievo di Leonardo avrebbe 
    potuto fare un'opera simile e poi sparire nell'ombra".  si è chiesto Tatiana Kustodieva, nel corso della presentazione,a Roma.  | 
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